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giovedì 30 marzo 2017

Ad averla, io la darei via.

Quando vado in libreria e trovo libri di autrici che sono ridicoli mi viene da pensare che l’abbiano data via per arrivare alla pubblicazione. Lo so, è un pensiero sessista suffragato però dalle parole di Sir Arthur Conan Doyle: Eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità. Sarà così? Lo spero per gli editori e i loro pendenti. Quando mi imbatto nell'affermazione di una scrittrice su Facebook:


"Vorrei tranquillizzare chi pensa che io l'abbia data via per pubblicare, dicendo che non sono così stupida: al massimo la si mette in opera per appartamenti, rendite e yacht, non certo per correre dietro a uno o più editori che si dimenticano di pagarti o trovano ogni escamotage per non farlo."

Un’affermazione che fa scattare in me un pensiero che non esito a scrivere e dal quale si origina uno scambio di battute degno di una seduta psicoanalitica.

IO: Ad averla, io la darei via.
LEI: Lo dici perché non ce l'hai e non sai come si usa.
IO: Su questo argomento sono piuttosto ferrato invece. Si aprono le gambe in una situazione di totale relax e si lascia che il maschio faccia tutto il lavoro puntellando piedi e braccia, tenendo in tensione muscoli lombari e addominali, mentre ossigena tutti i muscoli con un opportuna e sincronica respirazione avendo cura di mantenere un'erezione potente. Tutto questo più un'altra decine di cosette mente LEI è sempre li sotto rilassata, in attesa, mentre chatta con le amiche sul cellulare.
Quindi se un maschio riesce a combinare qualcosa in una situazione del genere, solitamente qualcosa la combina pur di non subire le ire dell’oziosa ed esigente compagna, allora saprà cavarsela alla grande anche come femmina.
LEI: Frequenti femmine tristi che non sanno fare le femmine e si divertono assai poco [te lo posso dire con certezza].
IO: Frequentavo, sono anni che mi sono ritirato a una vita spirituale.
LEI: A 'sto punto, meglio per te, se quel che passa il convento è quella roba lì.
IO: Devo aver suonato al convento sbagliato o forse a quello giusto visto il mio avvicinamento allo spirito. Tuttavia, non perdo la speranza e la fiducia nella possibilità che una principessa azzurra mi rapirà per portarmi in Godilandia, la mitologica terra dove l’uomo gode e non solo si affatica per far godere solo lei, anche se non ho alcuna idea di come sia fatta questa terra della speranza.